Ricostruzione di Gaza, Contesi: “Il progetto sia condiviso con i tecnici palestinesi”

Data:
17 Luglio 2025

Il presidente Carlo Contesi è intervenuto nel corso dell’iniziativa dal titolo “A day for the reconstruction of Gaza”, organizzata dal Politecnico di Bari e dalla Regione Puglia. Un momento di approfondimento sul futuro di un territorio ancora martoriato dalla guerra ma sul quale immaginare un nuovo futuro di pace.

All’incontro hanno partecipato anche il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, monsignor Giuseppe Satriano, arcivescovo metropolita di Bari-Bitonto, la vicerettrice del Politecnico, Loredana Ficarelli, la vicesindaca di Bari, Giovanna Iacovone, il neoeletto rettore del Politecnico di Bari, Umberto Fratino, e il presidente dell’Ordine degli Architetti di Bari, Cosimo Damiano Mastronardi.

Nel suo intervento, il presidente Contesi ha chiarito il sostegno alla causa da parte della categoria: “Noi siamo tra quelli che vedono, che non si voltano dall’altra parte, per questo abbiamo partecipato con entusiasmo alla organizzazione di questo convegno. Porto i saluti, dunque, del Consiglio ma anche dell’intera comunità di 8.000 ingegneri della provincia di Bari”.

Poi una riflessione: “Non vi nascondo che in Consiglio, come in commissione Formazione, con il pragmatismo che contraddistingue gli ingegneri, ci siamo chiesti se fosse il caso di parlare di ricostruzione quando ci sono ancora le bombe. Allora sono andato a vedermi un po’ di numeri: si parla del 70% delle case distrutte, del 90% degli impianti industriali e del 70% dei terreni agricoli. Per non parlare poi di reti, infrastrutture ed edifici pubblici. Qualcuno ha già stimato in 50 milioni di tonnellate di macerie che, se smaltite con le tecniche tradizionali, richiederanno un impegno di dieci anni“.

In concreto, la proposta del presidente Contesi: “Noi cosa possiamo fare? Noi sicuramente dobbiamo mettere già da ora in campo la nostra disponibilità e le nostre competenze. Questo è il motivo per cui già da ora bisogna parlarne, mettere in campo energie e risorse, economiche e umane. Su questo la comunità degli ingegneri è presente, con le proprie competenze e con le proprie capacità.

L’Ordine di Bari, ma ovviamente tutti gli ordini italiani, perchè sono convinto che il Consiglio nazionale degli ingegneri, così come ha fatto sempre per gli eventi calamitosi, terremoti e altro, anche in questo caso darà la propria disponibilità a costituire delle delle, a creare gruppi di di esperti che si mettano a disposizione e diano il loro contributo”.

Infine, un auspicio per il futuro di Gaza: “La ricostruzione sarà gestita o coordinata, immagino, dall’Organizzazione delle Nazioni Unite e quindi dai governi. Bene, che non sia calata dall’alto ma condivisa con i tecnici palestinesi”.