L’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Bari e ANCE Bari BAT hanno indirizzato una nota congiunta al Comune di Bari per sollecitare un’applicazione concreta e tempestiva della Legge Regionale 36/2023, relativa alla ristrutturazione edilizia.
La lettera, firmata dai presidenti ing. Carlo Contesi e ing. Nicola Bonerba, è stata inviata il 12 settembre 2025 a tutti i componenti del Consiglio comunale, ai vertici politici e tecnici dell’amministrazione e al sindaco Vito Leccese, anche in qualità di delegato all’Urbanistica.
La proposta: attuare la legge con strumenti realistici
La legge regionale, entrata in vigore il 19 dicembre 2023, introduce una disciplina organica per gli interventi di ristrutturazione edilizia incrementale e rigenerativa, demandando ai Comuni il compito di individuare le aree – in particolare le zone B e C – su cui poter applicare la norma.
Nella nota, OIBA e ANCE evidenziano come l’attuazione della legge rappresenti un’opportunità concreta per intervenire su un patrimonio edilizio vetusto, insicuro, energivoro e spesso inaccessibile, con strumenti normativi semplificati e incentivanti.
Tuttavia, per rendere realmente efficace la norma, i firmatari sottolineano l’importanza di prevedere la possibilità di monetizzazione degli standard urbanistici, come previsto dalla stessa legge all’art. 3, lett. e. In assenza di tale previsione, evidenziano, “la disciplina sulla ristrutturazione edilizia come attuata dalla Regione Puglia non potrebbe trovare in concreto – e tempestivamente – alcuna attuazione”.
Il nodo della monetizzazione: un passaggio cruciale
Il sistema della monetizzazione degli standard urbanistici consentirebbe di superare i limiti strutturali delle aree edificate, in particolare nelle zone B (tessuti consolidati, come i quartieri Libertà, Madonnella o San Pasquale), dove la disponibilità di suolo per la cessione diretta di aree a standard è pressoché nulla.
Grazie alla monetizzazione, le somme corrisposte dai privati per gli standard aggiuntivi legati alle premialità volumetriche sarebbero vincolate per l’acquisto di aree pubbliche e per interventi di rinaturalizzazione e forestazione urbana, in coerenza con gli obiettivi del PPTR regionale e con la sostenibilità ambientale degli interventi.
«Negare la possibilità di monetizzare gli standard equivale di fatto a bloccare l’applicazione della legge», scrivono i due presidenti nella nota.
«È invece urgente e necessario agire oggi per ridurre la vulnerabilità strutturale degli edifici e favorire una rigenerazione reale delle nostre città».
La dichiarazione del presidente Carlo Contesi
«Con questa iniziativa condivisa con ANCE, vogliamo offrire un contributo concreto alla pianificazione urbanistica della città» – dichiara l’ing. Carlo Contesi, presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Bari.
«La legge regionale 36/2023 è uno strumento importante, ma richiede coraggio amministrativo e visione. Consentire la monetizzazione degli standard non significa derogare alle regole, ma applicarle in modo realistico, efficace e coerente con i vincoli urbanistici esistenti. La rigenerazione urbana non può più attendere».