Si è concluso ad Ancona, il 69° Congresso Nazionale degli Ingegneri, dal titolo “Visioni”, che dal 16 al 18 ottobre ha riunito la comunità professionale italiana per delineare le prospettive future della categoria. Tre giorni intensi di dibattiti, workshop e confronti sui temi più attuali dell’ingegneria: dalla riforma delle professioni all’intelligenza artificiale, dalla sostenibilità al recupero del patrimonio edilizio esistente.
La giornata conclusiva, dedicata alla presentazione dei risultati del workshop “Visioni per l’Ordine professionale di domani”, si è chiusa con il dibattito sul Documento programmatico 2025 e la votazione finale, seguita con grande attenzione da tutti gli Ordini territoriali.
Contesi: “Un congresso che segna un passaggio storico per la categoria”
Tra i partecipanti, anche la delegazione dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Bari, guidata dal presidente ing. Carlo Contesi, che ha espresso soddisfazione per il livello del confronto e per il contributo offerto dagli Ordini territoriali al documento finale.
«Nel corso del Congresso abbiamo affrontato i temi più importanti per la nostra categoria in un momento delicato e di grande trasformazione» – ha dichiarato l’ing. Contesi.
«Stiamo discutendo della riforma delle professioni, e per gli ingegneri questo è un passaggio determinante: serve consolidare le competenze e ridefinire le attività riservate, a tutela della sicurezza collettiva e della società civile».
Le proposte: iscrizione obbligatoria e laurea abilitante
Tra le proposte emerse nel corso del dibattito nazionale, due punti sono stati particolarmente condivisi:
– l’iscrizione obbligatoria all’Albo per tutti coloro che esercitano la professione di ingegnere;
– la laurea abilitante, come strumento per accelerare l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, garantendo al tempo stesso preparazione e responsabilità.
«Il nostro obiettivo è difendere la qualità della professione, assicurando che chi opera in ambiti tecnici e di sicurezza sia realmente formato e riconosciuto. L’iscrizione all’albo non è una formalità, ma una garanzia per la collettività», ha aggiunto Contesi.
Intelligenza artificiale e patrimonio edilizio: due sfide per la nuova ingegneria
Tra i temi centrali del congresso, anche il rapporto tra ingegneria e intelligenza artificiale. Per il presidente Contesi, l’IA deve essere considerata un alleato del professionista, non una minaccia:
«L’intelligenza artificiale può essere uno strumento di supporto straordinario, capace di migliorare l’efficienza e la precisione del nostro lavoro, ma non potrà mai sostituire il giudizio tecnico, l’etica e la responsabilità dell’ingegnere».
Altro argomento di grande rilievo, il recupero e la rigenerazione del patrimonio immobiliare, spesso vetusto ed energivoro, soprattutto nei grandi centri urbani come Bari.
«Serve un piano strategico di interventi mirati – ha osservato Contesi – per rendere il costruito più sicuro, accessibile ed efficiente. L’ingegneria può e deve essere protagonista di questa trasformazione, mettendo a sistema competenze, innovazione e visione».
Una categoria che guarda al futuro
Il congresso di Ancona ha confermato la volontà del sistema ordinistico di guardare al futuro con una visione condivisa, capace di unire tecnologia, etica e responsabilità sociale.
«Visioni non è solo un titolo evocativo, ma una direzione di marcia» – ha concluso Contesi.
«Gli ingegneri sono chiamati oggi più che mai a immaginare e costruire il domani, con il coraggio di innovare e la consapevolezza del proprio ruolo al servizio del Paese».